CBT-E multistep

Nel mondo reale, le opzioni di trattamento offerte ai pazienti con disturbi dell’alimentazione dipendono in larga misura dal giudizio e dalla formazione dei clinici che li valutano e dalla disponibilità locale dei trattamenti. Anche quando trattamenti psicologici basati sull’evidenza, come la CBT-E, sono disponibili, essi non sono sempre somministrati in modo adeguato. In alcuni servizi clinici, c’è un’eccessiva enfasi sul ricovero ospedaliero ed è comune che i pazienti ricevano trattamenti completamente diversi, sia in termini di teoria che di contenuto, quando passano da una forma di cura meno intensiva (ad esempio, ambulatoriale) a un trattamento più intensivo (ad esempio, ospedaliero) e viceversa. Questo crea una discontinuità nel percorso di cura e disorienta comprensibilmente i pazienti riguardo alle procedure e alle strategie che devono utilizzare per superare i loro problemi alimentari.

La CBT-E, essendo progettata per trattare tutte le forme di disturbi dell’alimentazione nei vari setting di cura, offre la concreta possibilità di implementare un trattamento che supera alcune delle difficoltà riscontrate nei servizi convenzionali e frammentati. La caratteristica distintiva e unica di questo approccio, definito “CBT-E multistep“, è che la stessa teoria e le medesime procedure sono applicate a ogni livello di cura (vedi Figura 1). L’unica differenza tra i vari livelli di cura è l’intensità del trattamento, i pazienti meno gravi sono trattati utilizzando le procedure ambulatoriali della CBT-E, mentre quelli più gravi sono indirizzati direttamente alla CBT-E ospedaliera. Con questo approccio, i pazienti che non rispondono al trattamento ambulatoriale e quelli che trarrebbero beneficio da un maggiore supporto ma le cui condizioni fisiche non giustificano il ricovero ospedaliero, possono ricevere una forma più intensiva di trattamento ambulatoriale all’interno della cornice teorica e terapeutica della CBT-E. Così, i pazienti possono passare senza soluzione di continuità dalla cura ambulatoriale a quella ospedaliera e poi alla fase finale del trattamento ambulatoriale, senza cambiare la natura del trattamento.

La CBT-E multistep è stata sviluppata a Garda, Verona (Italia), ma servizi simili sno stati anche implementati anche in altri paesi europei. Un servizio clinico trasversale basato sul CBT-E ha due principali vantaggi. In primo luogo, i pazienti sono trattati con un singolo trattamento basato sull’evidenza, ben somministrato, anziché con l’abituale approccio eclettico privo di evidenze. In secondo luogo, la CBT-E multistep minimizza i problemi associati alle transizioni dalla cura ambulatoriale al trattamento intensivo, poiché evita di sottoporre i pazienti ai cambiamenti confusi e controproducenti nell’approccio terapeutico che comunemente accompagnano tali transizioni. Va da sé, tuttavia, che una forma di trattamento diversa debba essere offerta a tutti i pazienti che non rispondono al CBT-E.

A Cross-Level Model of Care for CBT-E

Figure 1. The four levels of care of multistep CBT-E for adolescents.
 

Ulteriori letture

Dalle Grave, R., El Ghoch, M., Sartirana, M., & Calugi, S. (2016). Cognitive Behavioral Therapy for Anorexia Nervosa: An Update. Current Psychiatry Reports, 18(1), 2. doi:10.1007/s11920-015-0643-4

Dalle Grave, R. (2013). Multistep cognitive behavioral therapy for eating disorders: Theory, practice, and clinical cases. New York: Jason Aronson.