La visione transdiagnostica dei disturbi dell’alimentazione

The Transdiagnostic View on the Eating Disorders

Figura: La visione transdiagnostica dei processi che mantengono la psicopatologia dei disturbi dell’alimentazione

La visione transdiagnostica dei processi che mantengono la psicopatologia dei disturbi dell’alimentazione (Fairburn, Cooper e Shafran, 2003) si basa sull’osservazione che i principali meccanismi di mantenimento sono simili nelle diverse categorie diagnostiche dei disturbi dell’alimentazione. Pertanto, se questi processi di mantenimento possono essere interrotti in un disturbo dell’alimentazione, dovrebbe essere possibile interromperli anche in altri disturbi dell’alimentazione. Di conseguenza, il team del Centro di Ricerca sui Disturbi dell’Alimentazione di Oxford (CREDO) ha riconcepito la forma esistente di terapia cognitivo-comportamentale basata sulle evidenze per la bulimia nervosa e l’ha modificata per renderla adatta a tutte le forme di disturbi dell’alimentazione.

Il risultato è stato lo sviluppo di un nuovo trattamento cognitivo comportamentale transdiagnostico chiamato CBT Enhanced (CBT-E).

Ulteriori letture

Fairburn, C. G., Cooper, Z., & Shafran, R. (2003) Cognitive behaviour therapy for eating disorders: A “transdiagnostic” theory and treatment. Behaviour Research and Therapy, 41, 509-528.